Il Monopoly diventa Miss...

Il gioco in scatola più famoso del mondo celebra le donne che hanno fatto la storia
25.10.2019 10:00 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
Miss Monopoly
Miss Monopoly
© foto di Hasbro

Le donne che hanno fatto la storia diventano protagonista di Miss Monopoly, una nuova versione del gioco in scatola più famoso del mondo dedicata al Girl Power...

Mr. Monopoly, lascia il posto alla nipote, Miss Monopoly, una grande sostenitrice di giovani donne imprenditrici pronte a cambiare il mondo con la loro creatività, voglia di fare e determinazione. Inventrici, scienziate e imprenditrici, il nuovo Miss Monopoly è una celebrazione del grande contributo apportato dalle donne all’evoluzione del mondo moderno.

In Miss Monopoly la novità principale è costituita dal tabellone. Al posto delle proprietà immobiliari, questa nuova edizione del gioco vedrà i giocatori investire il loro denaro in invenzioni innovative realizzate da donne che hanno lasciato il segno nella storia. Da tecnologie come il Wi-Fi ai cookies con le gocce di cioccolato. Miss Monopoly celebra il forte impatto delle grandi menti femminili nella nostra società, dal progresso scientifico agli accessori di uso quotidiano, che spesso diamo per scontato. Donne influenti del passato le cui invenzioni e scoperte vengono utilizzate ancora oggi, come Nancy Johnson, l’inventrice della macchina del gelato, o Rosalind Franklin, che creò il modello del DNA. Ma anche donne pioniere del presente, come Sarah Blakely, la creatrice del moderno body contenitivo, o Andrea Cao, che ha messo a punto uno strumento di agopuntura in grado di alleviare il dolore alla schiena.

Miss Monopoly è il primo gioco di sempre dove le donne guadagnano di più, una nuova divertente variante del gioco in cui il gentil sesso gode di un vantaggio spesso avuto nel passato dagli uomini. Ma attenzione: proprio perchè il progresso alla fine dei conti non ha genere, se l’uomo gioca bene le sue carte potrà tener testa a chiunque.

Pronte a giocare con Sophia Weng, Ava Canney e le altre "super donne"?