I PJ Masks contro la paura del buio...

Si vince anche grazie ai protagonisti dei cartoni animati...
05.11.2019 08:45 di Fabrizio Ponciroli Twitter:    vedi letture
PJ Masks
PJ Masks

Avere paura del buio non è qualcosa di strano... E' capitato a tante mamme e papà... Pigiamino indossato, denti lavati, storia della buonanotte letta ma… appena si spegne la luce ecco che scatta la paura e il timore dei mostri sotto al letto! Una situazione comune in tante famiglie italiane, ma i rimedi per combattere la paura del buio sono tanti, e spesso basta qualche “trucco” per ristabilire la serenità, anche con l’aiuto dei personaggi dei cartoni animati più amati.

Anche se non esistono statistiche sull’argomento, secondo le più recenti ricerche delle Associazioni Pediatriche la paura del buio è una delle più frequenti tra i bambini dai 2 ai 6 anni, insieme a quella degli insetti, dei grossi animali, dei temporali, dell’acqua e del dottore. Se alcune possono essere indotte dal comportamento dei genitori (ad esempio quella di animali, insetti o medici), le altre sono di tipo ancestrale, profonde e destinate a scomparire da sole con l’età. Non per questo, però, non si possono adottare alcuni accorgimenti per aiutare i più piccoli a combattere le proprie paure e fare una bella notte di sonno. E personaggi amati come i PJ Masks, con le loro entusiasmanti avventure notturne, sono gli alleati perfetti per i genitori!

I PJ Masks (o Super Pigiamini), protagonisti dell’omonima serie trasmessa per la prima volta in Italia nel 2016, sono oggi tra i personaggi più amati da bambini e bambine tra i 3 e i 6 anni; immedesimarsi in Connor, Amaya e Greg, bimbi che vivono vite normali di giorno, ma di notte si trasformano in Gattoboy, Gufetta e Geco e affrontano i supercriminali, è facile e divertente e permette di proseguire le storie viste in televisione attraverso l’immedesimazione.

Se infatti il tempo che i più piccoli trascorrono davanti ad uno schermo – sia esso quello della televisione o, sempre più di frequente, di tablet e cellulari – deve essere limitato, i genitori possono sfruttare il gioco simbolico che i bambini attivano, stimolando la loro creatività per costruire insieme la maschera di Gattoboy e, quando arriva la sera, indossarla al grido di “è il momento dell’eroe!”, per sentirsi un vero supereroe di fronte al buio.  Oppure, cantando insieme la sigla dei PJ Masks, far capire ai più piccoli che sono in grado di affrontare qualsiasi paura.

Le strategie che si possono adottare per aiutare i bambini a vincere la paura del buio sono diverse; ecco le principali tecniche suggerite dal pedagogista Daniele Novara:

Il metodo più banale per evitare la totale oscurità e poter così affrontare la notte senza ansie. Un dispositivo che può essere efficace per affrontare lo stato di vulnerabilità in cui il sonno li pone. Non è un caso che Gufetta sia dotata della ‘super vista’: l’idea che si possa vedere tutto dona ai bambini un senso di sicurezza.

Un oggetto, un pupazzo o un peluche, da tenere nel lettino e che, simbolicamente, consente di mantenere un contatto con il genitore. Da un certo punto di vista, è la stessa funzione svolta dai pupazzi dei PJ Masks: se rappresentano la storia vista in tv, lasciarne uno nel letto insieme al bambino si rivela una soluzione molto efficace.

Ascoltare una storia narrata dai genitori, specialmente della voce della mamma – il cui suono è molto familiare perché ascoltato già nel pancione – è un dispositivo pedagogico efficace per vincere la paura del buio, perché la voce dei genitori rassicura e tranquillizza il bambino. In questo caso, naturalmente, basta calibrare il testo in base all’età: con i bambini più piccoli, di 2-3 anni, sono preferibili ninne nanne e brevi filastrocche; attorno ai 3-4 anni, invece, si possono leggere storie più complesse, come le avventure di Gattoboy, Gufetta e Geco, figure che entrano nell’immaginario del bambino aiutandolo a vincere la paura della notte. Inoltre, ciò che infonde sicurezza in una storia è anche una trama che si ripete e che segue sempre lo stesso copione, con le figure dei buoni e dei cattivi ben definite. Non è infatti casuale che la trama degli episodi dei PJ Masks mantengano sempre un medesimo schema narrativo.

Altre soluzioni: sono tanti i dispositivi che si possono usare, più specifici e in sintonia con la personalità del bambino; alcuni esempi sono le stelline fosforescenti sul soffitto, un sottofondo musicale oppure, semplicemente, un bicchiere d’acqua (alcuni bambini si sentono rassicurati dal fatto di berne un po’ prima di dormire): ogni genitore attento saprà trovare la soluzione più adatta al proprio bambino.