Traumi infantili (Ep. 2): Il re Leone – la morte dalla quale non ci siamo MAI ripresi!

Continua questa rubrica alla scoperta dei momenti più emozionanti che i cartoni animati e i film d’animazione ci hanno fatto vivere.
Questa è una scena di cui ci sarebbe poco da dire, perché è in assoluto fra le più conosciute e tristi del mondo animato, oltre al fatto che penso non esista al mondo qualcuno a non aver visto il Re Leone. E se per un remoto caso non lo avete visto, correte a rimediare a questo madornale errore!
Sin dalla presentazione dei personaggi, sapevamo tutti che Scar avrebbe cercato il modo di spodestare il fratello – era nell’aria, una di quelle cose che ti aspetti, come quando nei film horror puntualmente il gruppo decide di “dividersi” – eppure nessuno di noi poteva immaginare esattamente il COME.
Perché ciò avviene nel modo più crudele e spietato possibile. Scar fa uso di Simba, del suo nipotino, come mezzo per portare a termine il suo perfido piano. Sfrutta la sua ingenuità, l’ingenuità di un innocente per ammazzare il padre del giovane e non solo, fa ricadere su di lui la colpa e cerca poi di uccidere anch'egli. È una delle azioni più orrende e terribili dell’intero universo Disney, difatti Simba crescerà con quel senso di colpa che non lo abbandonerà mai. Non a caso Scar è considerato fra i cattivi più “cattivi” in assoluto.
Anche dopo la centesima volta che vediamo la scena, siamo ancora lì a piangere straziati da quel momento, straziati dalle urla del piccolo Simba che continua a chiamare il padre con la voce un po’ rotta, quando cerca di scuoterlo per farlo riprendere e quando nei suoi occhi impauriti nasce la consapevolezza di quel che è appena successo, e del fatto che il padre non si risveglierà mai più. Eppure sceglie di accoccolarsi a lui, a quel corpo ormai privo di vita, pur di averlo ancora vicino e godere di quel poco calore ancora rimasto.
E la valle di lacrime imperversa anche quando poi Mufasa compare come uno spirito, per “ammonire” Simba.
“Papà…siamo amici vero?” “Certo”. “E staremo sempre insieme vero?”
Nonostante gli occhi siano ancora lì, sofferenti e pronti a piangere altre mille lacrime, Mufasa aveva proprio ragione. Nonostante il suo corpo sia morto, il suo spirito ha continuato a vigilare su Simba, a meno che Rafiki non abbia somministrato qualche intruglio strano al leone e che questa non sia tutta un’allucinazione! A parte gli scherzi, Simba non si è mai veramente dimenticato del padre, lo ha sempre cercato fra quelle stelle lontane, ha semplicemente incontrato due esseri vivaci ed esuberanti (Timon e Pumba) che un po’ gli han fatto dimenticare del suo dolore, e aggiungerei: meno male!
E sebbene Scar abbia avuto quel che si meritava, noi continueremo a non perdonarlo mai!