Museo del Fumetto, da Alien a Superman...

La mostra Alieni è per tutti gli appassionati di extraterrestri...
14.05.2018 15:48 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
Alien
Alien
© foto di Museo del Fumetto

Se amate la fantascienza e, in particolare, gli extraterrestri, questa è la mostra che fa per voi. Umanoidi o mostruosi, alti e lattiginosi o piccoli e verdi, buoni o cattivi, gli alieni hanno sempre esercitato un enorme fascino sulla fantasia, che si è sbizzarrita a dar loro forme e caratteri più disparati, dalle illustrazioni dei primi romanzi di fantascienza di fine Ottocento, che li rappresentavano come angeli possenti, fino alle più recenti creazioni al computer per l'industria cinematografica, passando attraverso le innumerevoli forme con cui hanno catturato la fantasia dei lettori di fumetti e di romanzi. A questo percorso fantastico è dedicata la mostra ALIENI, allestita presso WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (viale Campania 12) dal 26 maggio al 30 settembre 2018.

Albi rari, tavole originali, manifesti cinematografici, statue, ricostruzioni in 3D, maschere, gadget, libri d’epoca e filmati, immersi in un allestimento davvero unico e inedito, porteranno il lettore alla scoperta di mondi lontani e dei loro abitanti, da Superman (eh sì… è un alieno) ad Alien, passando per Rebo (protagonista del fumetto “Saturno contro la Terra”), Marvin (il pestifero marzianino vestito da romano che rende la vita impossibile a Daffy Duck), le magnifiche creature aliene di serie di successo come Flash Gordon, Star Trek, Star Wars fino ai televisivi Mork, Roger e Alf, senza dimenticare gli alieni cinematografici più importanti, dal mostruoso Alien (di cui in mostra si può ammirare una statua a grandezza naturale originale creata dal suo creatore Hans Ruedi Giger) al tenero ET, fino ai simpatici alieni Disney e i meravigliosi marzianini che hanno popolato centinaia di pagine di fumetti dagli anni Trenta a oggi.

Curiosità: grazie alla collaborazione di Vigamus, il museo del videogioco di Roma, saranno esposti due capisaldi della storia del videogioco extraterrestre: un cabinato originale giapponese di Space Invaders, che esattamente quarant’anni fa ha cambiato il mondo delle sale giochi, e alcune rarissime cartucce per Atari del gioco di E.T., il più grande flop videoludico di sempre, tanto che migliaia di copie invendute del gioco erano state seppellite nel deserto del New Mexico e disseppellite solo di recente con un vero e proprio scavo archeologico. Il Vigamus è il primo museo italiano ad avere in collezione questi reperti, provenienti proprio dal ritrovamento.

© foto di E.T. 1982